La notizia è di qualche giorno fa. Il presidente del Coni Gianni Petrucci smorza i facili entusiasmi seguiti alla candidatura di Venezia per le Olimpiadi 2020, indicando come favorita Roma perchè città con strutture sportive già esistenti. Non si tratta di una decisione che rivesta carattere di ufficialità. Ma l’opinione del più alto esponente nazionale dello sport a cinque cerchi potrebbe condizionare la scelta definitiva. O almeno questo sembra essere il dubbio. Ma lasciamo che il tempo ed il lavoro delle persone che credono in questo progetto siano l’unico metro per la decisione; nel frattempo dalle pagine di questa rivista proveremo a fare dei nostro meglio per valorizzare tutto il carattere sportivo che la nostra città riesce ad esprimere. Come per tutte quelle discipline che rivestono carattere d’eccellenza presenti in provincia e che sono d’esempio in tutto il paese. Di una di queste abbiamo l’occasione di parlare nella giornata in cui festeggia la sua stagione, premia i suoi protagonisti e presenta i suoi progetti. Stiamo parlando dell’Associazione Cronometristi di Venezia che da anni si ritrova l’8 dicembre per celebrare la festa del Cronometrista, festa tenutasi la scorsa immacolata a Cappelletta di Noale presso il ristorante “La Cicala”. In quell’occasione i riconoscimenti sono andati ad Aldo Dordit, Gianluca De Rossi e Gilberto Scattolin in memoria di Angelo Chinellato e Alessandro Berton; i premi per i cronometristi ufficiali ed allievi che si sono distinti sono stati consegnati a Loredana Bozzato, Riccardo Vettorello per i senior e Marcello Dal Fabbro come juniores. Ci sono stati anche premiazioni per il maggior numero di servizi effettuati, come per Gian Alberto Zambon e Bruno Piazza tra i 201 e 299 servizi, Rocco Carbone e Marco Verlini tra i 300 e 399 e Gian Emilio Zambon e Marco Riato tra i 400 e 500 servizi. Proprio a quest’ultimo è andato il riconoscimento più importante come “Cronometrista dell’anno”. Tutti protagonisti di una realtà all’avanguardia e al vertice della Federazione Cronometristi Italiana. Risultato ottenuto in settant’anni di scorribande lungo il bel paese a coprire tutte le manifestazioni che richiedevano la loro esperienza e la loro professionalità. Traguardo questo dei settanta anni che l’Associazione festeggia in due modi importanti. Dopo un primo tentativo per pochi eletti l’anno scorso, è stato prodotto un calendario 2010 con delle foto che affiancano i mezzi tecnologici odierni con le vecchie attrezzature, in un continuum che ha visto proprio l’Associazione veneziana portare avanti una passione immutata nel tempo. L’altro grande appuntamento per festeggiare questo importante anniversario sarà la mostra “Ieri e Oggi” che verrà presentata dal 15 al 19 marzo 2010 presso la sede della Carive di piazza Ferretto a Mestre, dove verranno esposte le apparecchiature di un tempo passato. Se siamo arrivati a raccontare questa stagione di successi il merito è stato di molti appassionati che hanno accompagnato i vari protagonisti delle discipline sportive nei loro successi sulle piste in ogni dove. Personaggi del passato ma anche persone che attualmente fanno parte dell’ossatura dell’Associazione e che senza il loro lavoro la stessa non potrebbe essere all’auge. Sono i vari Bruno Piazza e Gilberto Scattolin responsabile del settore tecnico, Franca Berton al settore designazioni, Gian Alberto Zambon del settore informatico, Maurizio e Renzo Raniolo nel settore contabile e Piero Battistich che gestisce il sito web. Volontari che credono nel loro lavoro e che hanno fatto diventare grande la Crono Venezia assieme a tutti gli altri sul campo, per un totale di 71 cronometristi, di cui 6 benemeriti e 4 allievi, che nel 2009 hanno svolto 320 servizi, cinquanta in più del 2008, con 55.000 chilometri percorsi con i quattro furgoni in dotazione e più di 10.000 ore trascorse nei campi di gara. Per continuare occorrono sempre nuovi adepti, nuove leve che continuino a portare avanti l’eccellenza. Ecco perché l’Associazione è alla ricerca di giovani e meno giovani dai 16 ai 60 anni disposti a frequentare il nuovo corso allievi che inizierà a fine gennaio 2010, oltre alla continua ricerca di appassionati di hardware e software che siano in grado di gestire le sempre più sofisticate apparecchiature informatiche. Per accompagnare questi appassionati anche quest’anno, fondamentale è stata la collaborazione dei vari main sponsor come Campello Motors, Penta srl e la ditta Microgate che fornisce tutte le apparecchiature per il cronometraggio. Detto dell’eccellenza dell’Associazione parliamo con il presidente Berton di cosa il suo gruppo potrebbe portare come valore aggiunto ad una futura decisione sulla candidata italiana alle Olimpiadi 2020. Il discorso va inevitabilmente sui cronometristi veneziani che già hanno in passato vissuto un’esperienza così importante. Il ricordo va a De Zottis e Rodolfo Nordio protagonisti dell’edizione ancora viva nel ricordo di molti appassionati tifosi sportivi, quella di Roma 1960, dove si esaltarono atleti come Livio Berruti (i cui blocchi di partenza, recuperati e risistemati da Bruno Piazza, e il filo che strappo’ all’arrivo della sua vittoria nei 200 metri con il record del mondo, saranno esposti alla mostra di piazza Ferretto nel marzo 2010), Abele Bikila che vinse la maratona a piedi nudi, la pluri medagliata Wilma Rudolph che nella prima infanzia era stata colpita da poliomielite, Cassius Clay oro nei medio massimi ed il grande talento di Nino Benvenuti. O il più recente flash back su Marco Verlini, che lo stesso presidente Berton inviò ad Atlanta 1996, in risposta aduna richiesta specifica della federazione nazionale. L’Omega che gestiva il cronometraggio di tutta la manifestazione americana, chiese un esperto internazionale per le gare di voga e canoa rivolgendosi alla Federazione Nazionale Italiana, che girò l’invito all’Associazione veneziana da sempre la migliore sulle prove nautiche: “Quando mi arrivò la richiesta da Roma, ero appena stato eletto presidente. Dovevo trovare la persona più adatta a questo incarico e la mia scelta cadde su Marco che aveva tutti i requisiti richiesti: ottima conoscenza della lingua inglese, preparazione professionale e cosa da non sottovalutare, la possibilità di assentarsi dal lavoro per un mese. Oltre a tutto il periodo di gara, l’Omega richiese di avere i cronometristi almeno quindici giorni prima dell’inizio ufficiale per provare apparecchiature e capacità. Più tardi Marcomi disse come venissero pretesi ogni giorno dai sette agli otto allenamenti e verifiche del materiale, per non arrivare impreparati alle competizioni”. Berton è poi fiero di sottolineare come la sua Associazione saprebbe affrontare questo impegno così importante come ha sempre affrontato le varie difficoltà che gli si sono presentate: “ Nell’ultima edizione dei Giochi del Mediterraneo, che si sono tenuti a Pescara l’estate appena trascorsa, fummo interpellati dalla Federazione Nazionale all’ultimo minuto ma riuscimmo comunque a mandare 10 persone con tutte le attrezzature, capaci di gestire ogni tipo di situazione ecompetizione che veniva loro richiesta. Così, in un ultima occasione, siamo stati chiamati giovedì per partecipare a delle gare di nuoto che si sarebbero tenute a Roma due giorni dopo. A dimostrazione di come in qualsiasi momento i nostri possano partire ed essere operativi”. Questa è l’Associazione Cronometristi Venezia. Adesso Petrucci avrà giustamente ragione sull’assenza di strutture nella nostra città, lacuna che da tempo molti hanno denunciato, ma non potrà mai dire che manchino le persone all’altezza, pronte ad affrontare con entusiasmo e competenza questa nuova grande avventura.