Iniziate le celebrazioni per l’Associazione di Venezia
Cronometristi, in una mostra i 70 anni dei Signori del Tempo
Senza di loro non ci sarebbero ne gare, ne primati. Sono i cronometristi. Figura centrale e insostituibile per lo sport di tutto il mondo. In Italia, e a Venezia in particolare, rappresentano un’eccellenza riconosciuta da tutti. Così per celebrare i 70 anni al servizio dello sport, l’Associazione Cronometristi della Provincia di Venezia ha ben pensato di allestire una mostra, ospitata presso la Cassa di Risparmio Venezia di Piazza Ferretto, a Mestre, attraverso la quale è stato possibile ripercorrere i progressi che anche questo ambito ha vissuto in questi anni. A fare gli onori di casa il presidente nazionale della Ficr, Gianfranco Ravà, il vice presidente vicario e presidente del Panathlon di Mestre, Giorgio Chinellato, e in rappresentanza del nostro Club il Presidente Piero Ragazzi e il Vice Giuseppe Zambon (che ha personalmente rivissuto momenti di grande emozione rivedendo molti apparecchi da lui utilizzati nella lunga esperienza di cronometrista). A portare il saluto, il presidente del Coni Veneto, Gianfranco Bardelle, i rappresentanti delle varie federazioni e due campioni dello sport, Erica Zanetti (azzurra di pattinaggio a rotelle), l’ex Ct della nazionale di pattinaggio Giovanni Martignon e Simone Cercato (olimpionico di nuoto). A curare con grande accuratezza l’esposizione il nostro Socio Pino Berton, da anni alla guida dei “Signori del Tempo” della provincia.
Un’anteprima dell’iniziativa ci era stata offerta nel corso della conviviale di febbraio (vedi foto sopra) con la consegna
simbolica dell’invito a tutti i Soci. Poi dal 15 al 19 marzo la cinque giorni della mostra. Una puntuale sequenza di quelli che sono stati gli strumenti che dagli anni Trenta ai giorni nostri i cronometristi hanno utilizzato e utilizzano per misurare il tempo. I cronometristi, è stato detto durante l’inaugurazione, “sono e continuano ad essere i testimoni e soprattutto i preziosi notai del progresso dell’uomo in campo sportivo”. Tra i numerosi strumenti esposti, custoditi in apposite teche come reliquie, i primi trasduttori meccanici (coffret) della Favag (1955-1960), il primo cronometro automatico (1975) e tutta la serie dei digitali scriventi e portatili. In evidenza anche il primo Vademecum del Cronometrista dell’era fascista, risalente all’ottobre del 1941 ma anche il brevetto del “cronometrista stazionale” risalente al 1960 ricevuto da Angelo Chinellato, papà di Giorgio. Particolarmente ammirati i blocchi di partenza utilizzati da Livio Berruti alle Olimpiadi di Roma del 1960 realizzati dal Prof. Ossena del Pacinotti di Mestre ed il celeberrimo “filo di lana” che al termine delle varie gare al passaggio dei vincitori si spezzava e fermava la lancetta del cronometro per segnare il tempo.
Cimeli che hanno attirato anche l’attenzione della RAI: la giornalista Virginia Polizzi, con le immagini realizzate dal telecineoperatore Marco Madini e montate da Claudio Peris, ha realizzato due servizi: uno per il Tgr Veneto delle 19.30 e l’altro per Buongiorno Regione, la trasmissione mattutina (in onda dalle 7.30 alle 8) sempre su RaiTre trasmessi
mercoledì 17 marzo. Alla fine della inaugurazione il Presidente Piero Ragazzi ha consegnato a Pino Berton una splendida targa in vetro di Murano.
Di Luca Ginetto
Club Fondatore News, periodico del Panathlon di Venezia, Anno IV n. 2 (marzo-aprile 2010)