PATTINAGGIO La campionessa di Mirano firmataria di una lettera di protesta con gli altri azzurri
«Molti atleti abbandonano il pattinaggio perché questo sport non viene valorizzato a dovere. Manca un supporto adeguato dello Stato e degli organi federali, mancano strutture e risorse economiche». Gli atleti della nazionale italiana di Pattinaggio Corsa alzano la voce e, con una lettera inviata alle maggiori istituzioni, chiedono uno sforzo per supportare la loro disciplina. E la battaglia vede in prima fila Erika Zanetti, la campionessa di Mirano, sportivamente cresciuta nella Pattinatori Spinea. È lei, la ventisettenne pluridecorata, a farsi portavoce delle sue compagne di nazionale. «Molti atleti si ritrovano a dover smettere di fare questo sport per ragioni di forza maggiore, servono iniziative concrete mai prese in passato – racconta Erika -. Molte altre nazioni, anche più povere, sono decisamente
più avanti di noi, speriamo che qualcuno se ne renda conto e prenda atto delle nostre richieste».
L’istanza, firmata anche da altri otto atleti tricolori, è stata spedita a Federazione, Coni,Ministero dello Sport e Presidenza della Repubblica. «L’impegno che ci viene richiesto per raggiungere importanti risultati internazionali è ad un livello professionale che rende difficoltoso completare il percorso di studi o svolgere un’attività lavorativa – si legge -, ma a tutto questo non corrisponde alcun supporto istituzionale: ne la possibilità di accedere ai Gruppi Sportivi D’Arma ne un minimo di riconoscimento economico». Il momento in cui viene promossa questa istanza non è casuale: arriva dopo l’Europeo ungherese di luglio che ha prodotto un ricchissimo medagliere per l’Italia (25 ori, 22 argenti, 16 bronzi) e alla vigilia di un attesissimo Mondiale da giocare in casa, quello in programma dall’8 al 15 settembre ad Ascoli e San Benedetto del Tronto. La presa di posizione nei confronti delle istituzioni è un aspetto importante su cui potrebbe giocarsi il futuro di questo sport, ma per qualche giorno l’attenzione si sposterà nuovamente solo sull’aspetto tecnico. D’altronde il Mondiale in casa è un evento speciale, e la Zanetti si presenta come la protagonista più attesa: «Sono motivata ed emozionata – spiega – perché correndo in Italia sentirò ancora di più le vibrazioni del pubblico. Sarà un grande spettacolo». Gabriele Pipia
fonte: Il Gazzettino, 7 settembre 2012. – © riproduzione riservata
Sono un vecchio pattinatore e sono collaboratore di una squadra di pattinaggio per non perdere l’amore per questo fantastico sport; appoggio con tutto il cuore la lettera scritta dalla campionessa Zanetti.Abbiamo dei campioni veramente validi in Italia,spero si faccia veramente qualcosa di più concreto.Ricordo ai miei tempi,quando a scuola nelle ore di officina mi costruivo le ruote per gli allenamenti perchè allora gli sponsor non c’erano e a casa eravamo sette figli e dovevamo arrangiarci come potevamo.