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CRONOMETRISTI Parla il presidente Giuseppe Berton

Ho segnato il tempo anche a Pietro Mennea

Lavora nelle piste, nelle piscine e nei campi di gara di tutta Italia dal 1971, è ufficialmente cronometrista dal 1975. Oltre quarant’anni di vita con il cronometro in mano, un lunghissimo periodo in cui ha visto da vicino grandi eventi e grandi personaggi (“Posso dire di aver cronometrato Mennea), assistendo in prima persona all’avvento della tecnologia che ha rivoluzionato ogni disciplina sportiva.

Giuseppe Berton, bancario in pensione di 65 anni, è presidente dell’associazione veneziana dei cronometristi dal 2000. Ancora oggi è in prima linea accanto ad arbitri ed atleti, ma il suo orgoglio più grande è guidare e far crescere un gruppo di ragazzi che sta regalando grandi soddisfazioni.

Berton-300Presidente, quali sono gli sport in cui siete maggiormente impegnati?

«Cronometriamo decine di discipline ma se devo dirne due dico pattinaggio e nuoto. Nel pattinaggio copriamo tutti i maggiori eventi nazionali da Bolzano a Ragusa, nel nuoto siamo noi a fare tutte le principali gare venete con piastre elettroniche e dati in tempo reale. Spesso sconfiniamo anche in Friuli e Trentino».

Cosa vi ha portato ad essere un punto di riferimento per tutto il Nordest?

«Sicuramente la dotazione elettronica, tutto quello che c’è a disposizione noi ce l’abbiamo. Con le piastre elettroniche siamo stati i primi a partire. Oltre alla strumentazione ci vuole però un gruppo di cronometristi molto preparato, giusto? Certo, e noi ce l’abbiamo. Sono molto fiero di questa squadra che conta tanti universitari volenterosi. Certi sono talmente bravi che vanno pure all’estero: ogni
anno per esempio ne mando almeno due negli Emirati Arabi per prestare servizio alle
gare di falchi, competizioni sempre molto seguite e sentite».

32 Trofeo Meroni - Nuoto_smallQuanto è cambiato il mestiere da quando ha iniziato lei?

«È cambiato tutto, ora l’atleta può contestare anche sul millesimo di secondo. Serve massima professionalità, è l’unica cosa che ti fa stare tranquillo con te stesso e con gli atleti. Da questo punto di vista la tecnologia aiuta, ma serve una preparazione molto superiore».

Cosa spinge a diventare cronometristi?

«Siamo tutti masochisti, ci facciamo un mazzo tanto andando in giro per il Veneto a caricare e scaricare l’attrezzatura facendo anche più di una manifestazione al giorno.
Ma è un ambiente giovane che evolve continuamente. Non si diventa mai vecchi: ecco la molla che mi fa restare».

Gabriele Pipia
© riproduzione riservata

LA STORIA Gli iscritti vengono chiamati anche fuori dal Triveneto

Quella grande passione per la precisione

2015-08_gazzettino-pescaraSettantacinque anni di storia, oltre 500 cronometristi passati sotto questa bandiera
e una «Stella d’argento Coni al merito sportivo» per sottolineare l’eccellenza dell’attività svolta. Dal nuoto alla canoa e dal pattinaggio all’atletica, passando per la voga veneta, il rally e l’equitazione, i cronometristi veneziani sono sempre in prima linea e sotto molti aspetti sono considerati tra i più preparati a livello nazionale.
È un momento d’oro per l’Asd Cronometristi della Provincia di Venezia: l’associazione, guidata da Giuseppe Berton e affiliata alla Federazione Italiana Cronometristi, viene chiamata sempre più spesso a prestare servizio anche fuori dal Triveneto per l’altissimo livello tecnologico e professionale in grado di garantire.
Europei Pattinaggio San Benedetto Tronto smallLa sede è in via Zanella a Mestre e attualmente i cronometristi sono circa 70: Riccardo Vettorello, Franca Berton e Giorgio Chinellato sono tre colonne. Quest’anno tre Stelle al Merito Sportivo sono state consegnate a Marco Riato, Vittorio Bazzan e Gian Emilio Zambon.
Chi pensa che cronometrare significhi semplicemente stare a bordo pista o a bordo vasca con in mano un cronometro, si sbaglia di grosso. La professione è cambiata moltissimo, i cronometristi veneziani sono stati tra i primi ad adeguarsi ai tempi e ora raccolgono i frutti. Chip che vanno sott’acqua, fotocellule di ultima generazione, dati da trasmettere in tempo reale, grafiche televisive: questo è oggi il mondo dei cronometristi. «Adoperiamo strumenti che raggiungono livelli di precisione di un decimillesimo di secondo – raccontano i ragazzi dopo aver appena cronometrato una gara di nuoto a Monastier -. Oggi non ci si limita più a registrare il tempo, nostro compito è anche quello di gestire sistemi informatici complessi per produrre le classifiche e diffondere in tempo reale i risultati». Le due discipline in cui i cronometristi veneziani sono più attivi sono nuoto (con all’attiva circa 80 competizioni all’anno) e pattinaggio (ci saranno loro ai Campioni Italiani in programma a Scaltenigo a settembre).
In un anno si arriva addirittura a 350 giornate di gara, con un impegno dell’associazione praticamente quotidiano. Il rimborso per ciascuno? Cinque euro all’ora solo nelle ore di effettivo lavoro. «E ci autotassiamo con 205 euro all’anno per l’acquisto di nuove attrezzature – raccontano -. Per passione, solo per passione».
G.Pip

Il record dell’istituto Zuccante

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I migliori ragazzi provengono tutti dall’istituto Zuccante di Mestre. Lì, sui banchi di scuola studiando elettronica ed informatica, è cresciuta una foltissima pattuglia di cronometristi veneziani che ora ottiene meritati riconoscimenti a livello nazionale. Il presidente Giuseppe Berton ne ha pescati una dozzina solo nell’ultimo anno, decine da quando è presidente.
Sono quasi tutti ragazzi che poi trovano lavoro in ditte informatiche o che vanno all’università a studiare ingegneria, perché l’approccio scientifico è indispensabile per svolgere al meglio questa professione. «C’è sempre bisogno di nuove leve perché i giovani hanno sempre più dimestichezza con le nuove tecnologie – spiega il presidente -. Lo Zuccante è un bacino molto prezioso dove pescare perché ci sono ragazzi preparatissimi con professori davvero in gamba, ma ci si può iscrivere alla nostra associazione anche grazie a due o tre corsi all’anno che teniamo noi in sede».
Sul sito ufficiale www.cronovenezia.it c’è una sezione apposita dedicata al «Diventare cronometrista». Per entrare nel mondo del cronometraggio è necessario iscriversi ai corsi ufficiali di Allievo Cronometrista, a cui possono partecipare uomini e donne di età compresa tra i 16 e i 65 anni. Solitamente si tratta di quattro o cinque lezioni della durata di circa due ore, il prossimo corso è in programma tra fine settembre e i primi di ottobre. Il corso è gratuito e, superato, si riceve una tessera federale che consente di essere designato ufficialmente, in affiancamento, per misurare il tempo nelle varie manifestazioni sportive.
Al termine del corso chi vorrà continuare ed entrare nell’associazione dovrà sostenere un esame e poi, dopo massimo tre anni, è previsto un nuovo esame a livello regionale. «La preparazione è peggio che a scuola e gli aggiornamenti sono costanti – spiega Berton -. Anche quando si diventa cronometrista ci sono sempre corsi da sostenere per farsi trovare preparati su tutto. Sulle nuove apparecchiature e sui regolamenti delle varie discipline sportive. Nulla può essere lasciato al caso». Le date dei corsi saranno pubblicate sul sito ufficiale dell’associazione. (g.pip.)

fonte: il Gazzettino di Venezia del 3 agosto 2015

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