Lorenzo nell’ultimo GP ha vinto la sua sessantesima pole position! Ma cosa si nasconde dietro questo grande risultato?
Per conquistare la pole position, la prima posizione sulla griglia di partenza, bisogna far segnare il tempo più basso in qualifica. Valentino Rossi è partito dalla seconda posizione per soli 80 millesimi di secondo di distacco, cioè 0,080 secondi. Se pensiamo che un battito di ciglia dura 0,10-0,20 secondi abbiamo un’idea della misura.
Abbiamo capito che quello che si nasconde dietro la pole di Lorenzo non è un inganno ma è il tempo. Pensiamo alla stessa situazione, una qualifica, ma senza tempi: diventa praticamente inutile. Non si riuscirebbe a determinare a quale pilota assegnare la pole position: l’unica strada sarebbe una bella lotteria.
Questo è solo un esempio di quanto sia fondamentale la misura corretta del tempo in una competizione sportiva. Chi si occupa di queste misurazioni è il cronometrista, una figura sconosciuta ai più ma irrinunciabile per decine di sport: sci, formula 1, motociclismo, kart, kayak, voga, canottaggio e via discorrendo.
Come fanno questi “signori del tempo” a determinare che tra i due piloti il distacco è stato di soli 80 millesimi di secondo? Hanno il dito più veloce della terra e riescono a fermare il cronometro con una precisione del millesimo? Fanno una foto all’arrivo? Una ripresa? In pochi si pongono queste domande vedendo una gara in TV o dal vivo, ma se sei curioso di conoscere le risposte ti invitiamo al Corso per Allievi Cronometristi che si terrà da martedì 20 ottobre 2015 presso la nostra sede di Mestre.
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