Riportiamo un articolo apparso su il Gazzettino di Venezia e Mestre del 25 luglio 2016
VENEZIA – Non un solo record, ma ben due, in poche ore. Martedì 12 luglio, alla bocca di porto del Lido, il cronometro della Federazione Italiana Cronometristi in mano a Giuseppe “Pino” Berton, ha registrato in rapida sequenza, davanti agli occhi dell’osservatore delegato della Federation Monegasque, il veneziano Gianni Darai, e di Alessandro Visentin, in qualità di conduttore della speciale unita R.I.B. di EmergenSea, i nuovi primati di percorrenza di due categorie di scafi sulle 1.141 miglia marine che separano, via acqua, Montecarlo da Venezia. Pur essendo stata rinviata al 2017 la nuova edizione del raid dalla Laguna al Principato, tornato lo scorso anno dopo un lungo stop, l’avventurosa circumnavigazione dell‘Italia a bordo di un offshore è cosi tornata ugualmente al centro dell’attenzione della motonautica internazionale.
A riuscire dove, in passato, per vari motivi, dalle condizioni meteo a vari guasti meccanici, avevano fallito anche grandi nomi di questo sport (da Giampaolo Montavoci a Marco Pennesi, fino ad Adriano Panatta, che, smessi i panni del tennista, si è poi a lungo cimentato a bordo dei bolidi dell’acqua), è stato per primo il grande scafo grigio militare FB 60 Ognitempo in structural foam (un 18 metri SAR inaffondabile ed autoraddrizzante motorizzato con due MTU da 1600 cavalli), che, con un tempo di 22 ore 5 minuti e 42 secondi (alla ragguardevole media di 52.3 nodi, ovvero 97 Km/h), ha migliorato di circa sette minuti il record precedente del 2011 della sua categoria, quella oltre i 50 piedi, cioè 15,24 metri.
Protagonista di questa ininterrotta navigazione (tranne il rifornimento lampo di 6.000 litri nel Porto delle Grazie di Rocella Ionica, vicino a Reggio Calabria), l‘equipaggio formato da Fabio Buzzi, pluricampione, progettista e costruttore nautico, dal capomeccanico Antonio Binda, da Mario Invernizzi (titolare tra l’altro del precedente record con KeraKoll), Stefano Gibelli, direttore tecnico della MTU, ed Eric Hoorn, ingegnere elettronico, sempre della MTU.
Partito circa tre ore prima da Montecarlo, e poi arrivato anche il FB 32 Riverine (un nove metri motorizzato con due italianissimi VM common rail da 350 cavalli) con, a bordo, Roberto Rizzo come skipper, Vincenzo Tota come medico sportivo, Carlo Menoni come meccanico e Marco Tassara, agente FPT. Con un tempo di 32 ore 46’ e 15″ è stato cosi battuto un altro record, nella categoria inferiore (quella dei 30 piedi/9,14 metri), ad una media di 35,26 nodi, pari a 65,38 Km/h.