Il valore formativo dell’attività sportiva: dialogano atleti e dirigenti
Si intitola “Lo sport come occasione di rinascita”, inteso non solo come ripartenza dopo l’emergenza sanitaria ma con uno sguardo più ampio su tutto ciò che la pratica sportiva può dare a ciascuno, in termini di risalita, ripresa, rivincita…
È il convegno promosso dall’ASD Cronometristi Venezia, in programma sabato 12 settembre (ore 9.30) presso l’Hotel Bologna a Mestre, al quale parteciperanno Federico Casarin (presidente Umana Reyer), Massimo Zanotto (presidente CUS Venezia), Diego Dogà (classificatore internazionale e membro della Federcanoa), Federica Zago (campionessa di paracanoa), Davide Giorgi (presidente Polisportiva Terraglio) e Lorenzo Cortesi (segretario Venice Marathon, esperto di running e marketing).
Dopo il convegno, nel pomeriggio, sarà inaugurata la mostra “Ieri e oggi” (ore 16.30, via Einaudi 21-23) dedicata agli 80 anni dell’associazione dei Cronometristi veneziani, oggi guidata da Pino Berton. Convegno e mostra, infatti, nascono con l’intento di celebrare la nascita e l’attività di CronoVenezia, l’associazione che fornisce i misuratori del tempo alle principali discipline sportive locali, nazionali e internazionali. Senza la presenza discreta dei cronometristi, infatti, gli sport basati sul tempo – dal nuoto allo sci, dal ciclismo ai motori – non potrebbero esistere. “All’inizio, negli anni ’40, a Venezia e Mestre i primi cronometristi erano specializzati soprattutto nel nuoto, data la presenza di tre piscine e di numerosi atleti in città”, racconta Giorgio Chinellato, vicepresidente della Federazione Italiana Cronometristi, organizzatore della mostra e in qualche modo “memoria storica” dell’associazione veneziana. “Ero bambino quando accompagnavo mio papà alle prime gare di ciclismo e di motori”. Tanti i campioni “misurati” dai cronometristi veneziani in questi 80 anni, non solo nel nuoto ma anche nello sci, nel pattinaggio, nella voga veneta, nel ciclismo, nella nautica, nei motori e in particolare nei kart che “giravano” sulla famosa pista azzurra di Jesolo. Nella mostra che si aprirà sabato pomeriggio e che si chiuderà il 21 settembre si potranno vedere da vicino gli strumenti di una volta (i famosi cipolloni), ma anche le sofisticate tecnologie d’oggi necessarie a scandire il tempo al millesimo di secondo. Non solo strumenti, ma anche alcuni cimeli preziosi e persino una macchina da rally.
Oggi tra le attività dell’associazione c’è anche una peculiarità per così dire “esotica”: ogni anno un gruppo di cronometristi veneziani viene infatti chiamato a Dubai (e quest’anno anche in Arabia Saudita) per misurare il tempo nelle gare di cammelli e di falchi.
“Per il nostro servizio viene richiesta alta professionalità, anche se di fatto siamo dei volontari. Quello che ci spinge è esclusivamente la passione”, aggiunge Chinellato che sottolinea come il gruppo veneziano riesce ad attrarre di anno in anno giovani aspiranti cronometristi grazie alla collaborazione con le scuole superiori. Il ricambio generazionale, insomma, non manca. E lo sport ringrazia.
Serena Spinazzi Lucchesi – Gente Veneta settembre 2020