In questi giorni tutti parlano del recente quarto posto di Benedetta Pilato nella finale dei 100m rana femminili alle Olimpiadi di Parigi.
Vogliamo citare anche noi questo episodio ponendo l’accento su un aspetto che ci tocca da molto vicino: il tempo. Benedetta è arrivata quarta per un centesimo di secondo (1:05.60 contro 1:05.59). Un “niente“, una distanza minima, impercettibile ad occhio nudo eppure incredibilmente importante: la differenza tra una medaglia olimpica e un onorevole quarto posto tra le atlete più forti al mondo.
Questo episodio ci ricorda quanto sia cruciale una precisa misurazione del tempo nello sport. Ogni millesimo conta e può fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta.
La tecnologia che utilizziamo in tutte le competizioni ci permette di registrare i tempi con estrema accuratezza però non basta: servono anche rigore e preparazione dei cronometristi a cui è affidato questo compito importante. Gli atleti si allenano anni per raggiungere certi risultati e fornire risultati certi è fondamentale a tutti i livelli.
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